Pazzini e Stepinski stendono la Spal, colpo del Verona a Ferrara - La Stampa

  • 📰 LaStampa
  • ⏱ Reading Time:
  • 39 sec. here
  • 2 min. at publisher
  • 📊 Quality Score:
  • News: 19%
  • Publisher: 68%

Italia Notizie Notizia

Italia Ultime Notizie,Italia Notizie

Pazzini e Stepinski stendono la Spal, colpo del Verona a Ferrara

FERRARA. Colpaccio del Verona, che batte la Spal allo Stadio Paolo Mazza di Ferrara nel secondo anticipo della 18esima giornata di Serie A. Vittoria assolutamente fondamentale per i veneti, che vincono uno scontro diretto per la salvezza tornando a conquistare i tre punti e tagliando le gambe ai ferraresi, sempre più in fondo in classifica e con la panchina del proprio allenatore sempre più traballante.

È stata una partita molto combattuta nel primo tempo, disputato su ritmi sicuramente intensi. Le squadre si sono affrontate con grande aggressività, combattendo su ogni pallone e dando vita ad un match equilibrato, anche se sono stati maggiormente gli ospiti a farsi vedere in attacco. Infatti, gli ospiti si sono resi subito pericolosi con Lazovic e Faraoni, ma è mancata la precisione, mentre ci ha pensato Berisha a mettere una pezza sulla conclusione di Rrahmani.

Cambia sostanzialmente il copione della partita nel secondo tempo, visto che gli ospiti provano a sfruttare la superiorità numerica per addormentare la gara con il possesso palla, mentre i padroni di casa continuano a 'sputare sangue' pur di creare occasioni.

 

Grazie per il tuo commento. Il tuo commento verrà pubblicato dopo essere stato esaminato.
Abbiamo riassunto questa notizia in modo che tu possa leggerla velocemente. Se sei interessato alla notizia puoi leggere il testo completo qui. Leggi di più:

 /  🏆 16. in İT

Italia Ultime Notizie, Italia Notizie

Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.

Iran, Turchia, Russia, Usa: poker tra grandi potenzeL'approfodimento del direttore de La Stampa Maurizio Molinari di domenica 5 gennaio. Chiaro ed essenziale, come sempre, grazie direttore
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Per i leader politici la difesa del clima è un test di modernità - La StampaCaro Direttore, i partiti ambientalisti, pur non avendo una connotazione ideologica strettamente univoca, si collocano storicamente in un alveo di sinistra. I verdi austriaci sono attualmente sulla cresta dell’onda, stanno mietendo significativi successi. Pur di entrare a far parte dell’esecutivo, hanno preso il posto dell’ultradestra al fianco dei popolari. I verdi d’Austria hanno ottenuto quattro ministeri: Ambiente, Giustizia, Pari opportunità e Affari sociali. Tuttavia, i difensori nostrani degli ecosistemi e degli equilibri ambientali, i padri e i nonni italici di Greta Tumberg, se la passano decisamente peggio. A livello istituzionale, il più ecologista di tutti, in questo governo «giallo-rosa», Lorenzo Fioramonti, s’è appena dimesso da ministro dell’Istruzione. Del partito dei Verdi storici italiani, che hanno guidato il ministero dell’Agricoltura nel governo Amato e quello dell’Ambiente nell’esecutivo Prodi, non c’è più traccia. Il ministro d’allora (l’ex radicale, poi passato ai Verdi) Alfonso Pecoraro Scanio oggi si batte addirittura strenuamente per campagne di portata «mondiale», come il riconoscimento della pizza patrimonio dell’Unesco. Non crede che sia giunta l’ora anche da noi di una vera svolta verde? Marcello Buttazzo - Lequile (Lecce) Caro Buttazzo, il bisogno di una «svolta verde» c’è in Italia come nelle altre democrazie avanzate. Il motivo è che la protezione dai cambiamenti climatici è oramai una priorità per gli abitanti dei nostri Paesi. L’interrogativo che lei pone sul ritardo della politica italiana su tale fronte credo abbia a che vedere con il ritardo dei partiti ad affrontare sfide che obbligano a ripensarci, ridefinire in maniera radicale il ruolo dello Stato. Viviamo una stagione di grandi trasformazioni - dalle tecnologie al clima fino alle diseguaglianze - ma i leader politici, non solo in Italia, restano prigionieri di una dinamica di ideologie e divisioni che li spinge soprattutto a guardarsi indietro. Sotto questo punto di vista,
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Addio a Dario Nazzaro, storico fotografo de La Stampa - La StampaErede di una famiglia che aveva fatto della fotografia la sua vita, aveva quasi 58 anni.
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

La scrittura come terapia per affrontare la malattia o un lutto - La StampaSu Rai3 l’esperienza di Matilde D’Errico, sceneggiatrice e autrice tv, che ha coinvolto donne operate di tumore in un laboratorio narrativo
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Da Grillo a Dibba, quel flirt del M5S con l’Iran - La StampaSe c’è una cosa che unisce i grillini è l’Iran. Ieri, per dire, Di Battista ha subito definito il raid americano «vigliacco», «pericoloso» e «stupido». E non rinuncerà al suo annunciato soggiorno iraniano. Il fatto è che anche la Farnesina ha atteso le 13 per emettere una nota anodina, «nuovi focolai di tensione non sono nell'interesse di nessuno». A novembre, alla Camera, Di Maio spiegò la linea: «L'Italia vuole mantenere il dialogo con l'Iran». Al margine dei Med dialogues gli iraniani annunciavano felici che l’incontro tra Di Maio e il suo omologo iraniano Zarif era vicino, e con la Farnesina c’erano stati vari passi preparatori. La stampa iraniana aveva riportato con toni gongolanti la concordia tra il sottosegretario italiano agli esteri Manlio Di Stefano e l’ambasciatore iraniano a Roma, Hamid Bayat, dopo l’incontro a metà novembre. Ma un po’ tutta la storia grillina è un lungo, irriflesso flirt geopolitico con Teheran, con sprezzo del pericolo, e del ridicolo. Vi sono stai episodi grotteschi. Per esempio quando il sottosegretario Angelo Tofalo finì ascoltato a Napoli, non indagato, in un’indagine contro una coppia accusata di traffico d’armi tra Iran e Libia, con cui era entrato in contatto. O quando i 5S Vito Petrocelli e Marta Grande organizzarono un evento alla Camera invitando due esperti iraniani di un think tank famigerato per aver organizzato conferenze nagazioniste dell’Olocausto a Teheran. Forse, qualche riga la merita anche Grillo. Mai tenero, diciamo così, su Israele. Empatico, invece, con l’Iran. Il comico è sposato con un’iraniana, Parvin Tadjik. «Un giorno – disse Grillo in un’infausta intervista al quotidiano israeliano Yedioth Ahronot – «ho visto impiccare una persona a Isfahan. Ero lì. Mi son chiesto: cos’è questa barbarie? Ma poi ho pensato agli Usa. Anche loro hanno la pena di morte: hanno messo uno a dieta, prima d’ucciderlo, perché la testa non si staccasse. E allora: cos’è più barbaro?». E i diritti delle donne? «Mia moglie è iraniana. H ...loro sono come gli Ayatollah Iraniani, esaltati dittatori...
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Il mondo del jazz piange Dino Pelissero - La StampaIl flautista e deus ex machina di numerosi locali è stato colpito da un aneurisma prima di salire sul palco per un concerto.
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »