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“Noi bambini degli anni Sessanta, cresciuti a Torino tra le case Fiat”

TORINO. Anno 1961, quartiere Lucento. La zona ha ancora un cuore agricolo con la campagna, i pascoli e i campi di grano. E sono sorte le case degli operai che lavorano negli stabilimenti Fiat.

Ora i ricordi di sessanta bambini sono racchiusi in un libro. Si chiama «Il nostro magico cortile» e racconta storie di vita neanche troppo lontane. I giochi più diffusi erano lo sparviero, palla avvelenata e il pozzo: «Quest’ultimo l’avevamo inventato noi - ricorda Gabriella - Durante le giornate di pioggia si creava una pozzanghera, proprio in mezzo al cortile, e per noi diventava un pozzo: ci mettevamo intorno mano nella mano, iniziavamo a fare un girotondo e chi toccava l’acqua perdeva». La migrazione era quella dal Sud Italia, ma si respirava la stessa intolleranza che si avverte oggi per i migranti stranieri.

 

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