, dalle case nobiliari nella campagna inglese tra le due guerre a una rehab sperduta in Arizona. Ogni libro di Lucinda Riley è un viaggio in technicolor nel tempo e nello spazio, non a caso la sua saga delle Sette Sorelle, 20 milioni di copie vendute nel mondo, diventerà presto una serie tv prodotta da Raffaella De Laurentiis a Hollywood.
Electra - come Maia, Alcione , Celeno , Asterope e Taigete nei libri precedenti - porta il nome di una stella della costellazione delle Pleiadi . Sono state adottate in fasce da un misterioso miliardario svizzero, Pa’ Salt e hanno avuto le opportunità di assecondare i loro talenti e i loro sogni, il che non significa che siano felici, anzi. Finché, alla morte misteriosa del padre, a ognuna di loro non è data la possibilità di scoprire le proprie radici.
Il viaggio è particolarmente difficile per Electra, sola e piena di rabbia, nonostante il circo mediatico che la circonda.
Quanto a passione, la vulcanica scrittrice irlandese non ha nulla da invidiare alle sue eroine. Bionda e minuta, nata nel 1971 da una stirpe di attrici teatrali, ha iniziato a calcare le scene da ragazzina interpretando anche molti sceneggiati tv. Due mariti, quattro figli più tre acquisiti dal secondo marito, incontrato grazie a un annuncio per cuori solitari, il primo libro l’ha scritto a 24 anni quando era costretta a letto da una lunga malattia. Non si è più fermata.
L’immaginazione della Riley è sontuosa, talvolta ingenua ma traboccante di contagioso entusiasmo, tanto che ha già in mente una nuova saga, «ma prima devo finire il viaggio con le sorelle D’Aplièse. Sono state la mia vita per sette anni. Potrei dover andare in terapia una volta terminata perché sarà come perdere le mie migliori amiche». Oltre a mandare in crisi di astinenza venti milioni di lettori nel mondo.
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