È il governo di tutti contro Renzi - La Stampa

  • 📰 LaStampa
  • ⏱ Reading Time:
  • 54 sec. here
  • 2 min. at publisher
  • 📊 Quality Score:
  • News: 25%
  • Publisher: 68%

Italia Notizie Notizia

Italia Ultime Notizie,Italia Notizie

La soap opera governativa procede secondo copione.

soap opera governativa procede secondo copione. E Matteo Renzi non tradisce il suo ruolo di giocatore spregiudicato, sempre guidato dall’obiettivo di collocarsi in una posizione cruciale del gioco politico: se non è possibile conquistare le redini del comando, almeno diventare una conditio sine qua non di ogni soluzione, per entrare nelle decisioni che contano, per preparare il domani.

Nel momento stesso in cui spronava alla formazione della nuova alleanza, Renzi già sapeva che da essa avrebbe dovuto prendere le distanze per evidenziare la specificità della sua proposta, conquistare consenso grazie ai probabili malumori creati da quell’ ircocervo e al tempo stesso non pagare il prezzo delle sue difficoltà.

Così dopo settimane di guerriglia verbale, ecco che nel ponte dei morti il leader di IV spiega in un’intervista al Messaggero cosa non va nelle scelte del governo e la sua contromanovra no-tax. E soprattutto ribadisce che la legislatura deve durare sino alla sua scadenza naturale, anche se non necessariamente con alla guida del governo Giuseppe Conte.

Inevitabile, dunque, l’alzata di scudi nei suoi confronti sia del Pd sia del M5s. Facile per Salvini approfittarne per attaccare uno dei totem della sua propaganda negativa e ironizzare sulla sua ipocrisia. Tutti contro Renzi, dunque. Ma per i partiti della maggioranza è il caso di dire che chi è causa del suo male pianga se stesso.

 

Grazie per il tuo commento. Il tuo commento verrà pubblicato dopo essere stato esaminato.

ITALIA VIVA! FINALMENTE UN PARTITO DI SINISTRA NO TAX

Sofiajeanne Il suo articolo non lascia spazio alla speranza. Sono mortificata.

......... se fate gli stronzi, fate vincere Salvini. Prima governavano contro Berlusconi. Oggi, governano contro Salvini. Mai per gli italiani.

Abbiamo riassunto questa notizia in modo che tu possa leggerla velocemente. Se sei interessato alla notizia puoi leggere il testo completo qui. Leggi di più:

 /  🏆 16. in İT

Italia Ultime Notizie, Italia Notizie

Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.

Renzi attacca, i 5 Stelle replicano: “Se Conte è in discussione legislatura senza futuro” - La StampaRenzi attacca, i 5 Stelle replicano: “Se Conte è in discussione legislatura senza futuro” costui sono 7 /8 anni che rompe i cosiddetti ...si dimette si ricandida ... poi forma il partito suo ...anche basta renzi
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

La nazionale paralimpica presenta la nuova stagione alla fiera Skipass - La StampaSettimana prossima in Olanda esordirà in campo internazionale una nuova sciatrice con disabilità visive
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Tutti in auto, parte da Torino la rivolta del popolo dei monopattini - La StampaA Torino sono fioccate multe per chi è stato sorpreso a viaggiare tra le auto. E così un club di appassionati ha deciso di lanciare una mobilitazione. Basterà per trovare una soluzione? Vedo ogni giorno persone che fanno assurdi guidando le machine a Torino. Perché non fare attenzione a loro, molto più pericolosi? Non li vedo mai in guai per quello che fanno.
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Manovra, cambia la norma sulle auto aziendali: salve quelle ecologiche - La StampaManovra, cambia la norma sulle auto aziendali: salve quelle ecologiche Andate a fare in culo... altri voti che volano via...cazzoni! La lotta non e' tassare a sorpresa, ma vietare di produrre se inquinano! Il punto e' che dell'inquinamento non ve ne frega un cazzo, ma di inculare soldi alla gente si, merde! RIVOLUZIONE!
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Alda Merini, la poetessa del Novecento diventata icona delle ragazze di oggi - La StampaPoco prima di morire, dieci anni fa l’1 novembre 2009, Alda Merini si mise lo smalto rosso. Un gesto inconsueto da compiere al reparto oncologico del San Paolo di Milano, ma resta difficile credere sia insignificante per una poetessa candidata al Nobel. Chi era quella donna che arrivata a 78 anni da almeno 60 scriveva poesie tanto apprezzate da farla amare dagli ultimi dei Navigli e poi renderla leggendaria per le ragazze in cerca di un’icona femminile italiana alla Frida Kahlo? E chi meglio di lei, segnata dal disagio fisico ed economico, uscita ed entrata dagli ospedali psichiatrici e scandalosa per le sue pose libertine anche dopo gli «anta». «Era provocatoria, che è diverso, e lo faceva con le parole e con il suo corpo, ad esempio mostrandosi col seno nudo, ma non era mai fastidiosa e volgare. Lo faceva perché aveva sofferto molto, ma usava sempre grazia ed ironia», la difende Dacia Maraini, con cui costituirebbero una strana coppia di intelligenze letterarie. «La sua poesia nasce dalla sofferenza e arriva al cuore della gente - conferma l’editore Nicola Crocetti -. Non è di testa, ma d’istinto. Merini era “medianica”, scriveva come in trance e a volte dettava improvvisando, anche al telefono». Certo è che lei visse tempi duri nei manicomi precedenti la legge Basaglia e per molti fu proprio la sua arte a salvarla. Una vicenda simile, come riteneva Pier Paolo Pasolini, a quella del collega Dino Campana, cui Michele Placido dedicò «Un viaggio chiamato amore» con Stefano Accorsi e Laura Morante nei panni di Sibilla Aleramo, e chissà che anche la poetessa dei Navigli non finisca presto in un film. Ci sarebbero da raccontare l’inizio precoce, tra padre assicuratore e madre casalinga, il misticismo delle prime raccolte, dalla «Presenza di Orfeo» a «Tu sei Pietro», le attenzioni di Giacinto Spagnoletti e Eugenio Montale, e gli elettroshock da cui nacquero «La Terra santa» e «L’altra verità. Diario di una diversa». Per intanto i negozianti delle sue strade milanesi la r
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Hong Kong e la rivolta liberale delle maschere - La StampaUna «rivolta liberale delle maschere». Che non è un ballo in maschera, ma un tentativo generoso e faticosissimo di cambiare lo stato delle cose a Hong Kong. Per giunta, purtroppo obbligato a pagare un tributo di sangue a causa dell’incessante repressione violenta attuata dalla Cina e dalle autorità locali. Il ritiro dell’emendamento alla legge sull’estradizione a cui la governatrice Carrie Lam è stata costretta dalle proteste ha rappresentato una vittoria significativa ma parzialissima. Perché questa insorgenza pacifica – che è diventata aspra in alcuni frangenti solo come reazione alla brutalità della polizia e dell’esercito e alle provocazioni delle squadracce di picchiatori – si è data l’obiettivo generale di provare a contrastare la stretta autoritaria e l’ingerenza sempre più massiccia del governo di Pechino nella vita dell’isola. Rispetto all’Occidente attraversato dall’insofferenza populista per il modello della democrazia rappresentativa, quella di Hong Kong è dunque un’autentica «rivoluzione liberale», oltre che una battaglia in difesa dei diritti individuali. Limitati (a dispetto delle promesse fatte) e calpestati da un’autocrazia divenuta anch’essa per taluni versi postmoderna. Per opporsi a questo Leviatano tecnologicamente assai avanzato (ed enormemente versato nella telesorveglianza) la ribellione liberal di Hong Kong fa ricorso alla creatività, come mostrato dalle migliaia di giovani che, nella notte di Halloween, hanno messo a frutto la circostanza uscendo travestiti da Guy Fawkes o da Joker. E anche da Xi Jinping, Carrie Lam o agenti anti-sommossa (i loro antagonisti), all’insegna di quel rovesciamento simbolico – di cui la maschera è un’espressione idealtipica (e Halloween, di fatto, rappresenta un carnevale funebre) – che è uno dei modi per sovvertire (almeno allegoricamente) il potere e l’ordine costituito. E, infatti, anche nella «notte dei morti» la repressione si è rivelata durissima. Nel corso dei suoi coraggiosi cinque anni di vita la protes
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »