08 Agosto 2019
Tutto è iniziato con una banale lite fuori e dentro la discoteca l’inseguimento sul rettilineo del piccolo Comune a sud di Bergamo e la fatale accelerata della Mini Cooper per raggiungere la Vespa su cui viaggiano Luca Carissimi, studente universitario di 21 anni e l’amico 18enne Matteo Ferrari che vengono schiacciati contro il guardrail e finiscono la loro corsa sull’asfalto.
Un’ora prima, intorno alle tre, dentro la discoteca “Setai” di Orio al Serio i due amici poco prima dell’uscita uno dei due sembra che abbia allungato le mani verso una 23enne che si trovava nei pressi del bar e fatto apprezzamenti poco graditi. Nasce una discussione con il fidanzato della ragazza, Matteo Scapin, il proprietario della Mini Cooper. Interviene la sicurezza del locale, calma gli animi e la serata sembra continuare tranquilla. Uno screzio come tanti ma non finisce qui.
Le immagini delle telecamere in zona avrebbero mostrato la Mini Cooper affiancare la Vespa 125, una mossa che la procura legge inizialmente come volontarietà del gesto. Scapin dopo il folle gesto raggiunge la casa di un parente a Bergamo. E’ lui stesso a chiamare il 112 e a ripetere agli agenti che lo arrestano: «Non volevo investirli».
Sarà bene che cominciamo ad aprire gli occhi. Chi sono questi GIP e da quale divinazione discende la loro intelligenza (se c’è) e competenza per giudicare - si spera al di sopra delle parti - l’intenzionalità o meno di un gesto, perché devono avere doti soprannaturali.
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