A pochi giorni dalle celebrazioni della giornata mondiale della pasta con nuovi record di fatturato , l’autosufficienza degli approvvigionamenti di frumento duro alla base della sua produzione resta per l’Italia sempre più un miraggio. Crisi climatica e caro costi rischiano di ipotecare gli investimenti alla vigilia delle semine invernali, dopo una campagna 2023 fortemente ridimensionata rispetto alle attese iniziali per quantità e qualità.
Sul mercato il crollo del 30% della produzione canadese di grano duro è stato parzialmente compensato dalla comparsa tra i paesi esportatori della Turchia, con un raccolto record di 4,1 milioni di tonnellate di cui però solo 1,2 destinate all’export, ma a prezzi più che competitivi complice la svalutazione della lira turca.