“Non fate morire mia figlia”: l’aiuto per la bimba in coma arriva dall’ospedale Gaslini - La Stampa

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Tafida Raqeeb, 5 anni, è ricoverata a Londra: per i medici non c’è speranza. I genitori chiedono di curarla all’estero, l’appello è raccolto da Genova.

Tafida Raqeeb, 5 anni, è ricoverata a Londra: per i medici non c’è speranza. I genitori chiedono di curarla all’estero, l’appello è raccolto da Genova18 Luglio 2019Per i medici del Royal London Hospital non c’è alcuna speranza di guarigione. Il portavoce dell’ospedale ha pronunciato queste parole: «È un caso molto triste. Ulteriori trattamenti invasivi sarebbero inutili».

In Italia, dunque, non verrebbero spente le macchine che la tengono in vita. Almeno non in questo momento, date le attuali condizioni cliniche e lo stato definito di «semi incoscienza». I genitori di Tafida hanno immediatamente scritto una lettera al direttore del Gaslini Paolo Petralia, spiegando che sono pronti a trasportare la bambina a loro spese.

È una storia tragica che ricalca il caso di Charlie Gard, il bambino di Londra nato con la sindrome da deplezione del Dna mitocondriale, una rara malattia genetica che causa danni cerebrali progressivi e insufficienza muscolare. I suoi genitori volevano portarlo negli Stati Uniti, oppure a Roma. Avevano raccolto molti fondi con una sottoscrizione pubblica.

 

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