Chiude dal 3 al 10 lo stabilimento Stellantis di Melfi. Nel polo in provincia di Potenza vengono prodotte le Jeep Renegade e Compass e la Fiat 500 x. Si tratta della fabbrica che da sola sforza la metà delle autovetture prodotte in media in Italia durante un anno. La fermata, insieme alla mancata introduzione del terzo turno di lavoro e ai persistenti problemi di fornitura dei semiconduttori, preoccupano le organizzazioni sindacali che denunciano pesanti riflessi sui salari dei lavoratori.
Per Melfi al momento non sono all’orizzonte nuovi modelli dopo l’avvio della produzione, l’anno scorso, di un secondo modello Jeep, la Compass. Preoccupano dunque i volumi attuali, non sufficienti a garantire la piena occupazione per tutti gli addetti dello stabilimento lucano.
Come già previsto il 2021 vedrà la situazione produttiva peggiorare ulteriormente per lo stop alla produzione di Alfa Romeo Giulietta. Mentre c’è grande attesa per il lancio produttivo del nuovo suv Maserati Grecale, che potrà incidere positivamente sui volumi di Cassino ma non potrà risolvere i problemi di saturazione della fabbrica.
La partenza della nuova Alfa Romeo Tonale, assegnata al sito di Pomigliano, è slittata a inizio 2022 ma secondo le previsioni dei sindacati nel corso del 2021 – senza ulteriori fermate nei prossimi trimestri – la produzione supererà la quota del 2020. La produzione del nuovo Suv Alfa Romeo garantirà, accanto ai volumi della Panda, una saturazione degli impianti e la piena occupazione nella fabbrica di Pomigliano. Che in futuro dovrà giocarsi la partita della nuova Panda.
Prezzo delle materie prime fuori controllo.
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