«Le storie di Boscobello» esistono anche se Boscobello non si sa dove sia:
un luogo immaginario, come in ogni favola. A inventarlo è stata Maria Carfora, insegnante di scuola elementare in pensione che però precisa: «Mi piacerebbe che leggessero il libro anche gli adulti perché i temi sono universali e invitano a riflettere su emozioni e valori».Si è trasferita in Ossola da Novara nel 1979; la prima cattedra a Calasca Castiglione, poi Formazza e dall’81 Villadossola.
Quarant’anni di insegnamento si sono fatti sentire: «In primavera durante il lockdown non riuscivo a non fare nulla, così ho concretizzato un desiderio che avevo da tempo: scrivere storie per i miei figli. Solo che oggi l’ho fatto per i miei cinque nipoti.. Le otto storie però sono capitate tra le mani del libraio di Villadossola Renato Ponta, che ha convinto l’autrice a pubblicarle.
Le storie trattano di amicizia, emozioni e diversità. «Temi utili anche agli adulti, perché stimolano la conversazione»
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