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La storia di Pietro e Roberto, la grande fuga alla conquista della dignità

Una storia di due amici che sono usciti dal Cottolengo iniziando una nuova vita conquistando la libertà e l’autonomia14 Ottobre 2019

Vicende familiari diverse, stesso destino. Pietro era arrivato nella struttura quando aveva tre anni, ogni tanto i genitori lo andavano a trovare, «per Natale e per le feste mi portavano a casa. D’estate stavo con loro anche due mesi», racconta. Poi, però, di nuovo al Cottolengo. Assistito in ogni bisogno, dalla vestizione all’igiene personale. «Fino a dieci anni», ricorda.

Pietro e Roberto vivevano nello stesso posto, ma si sono conosciuti soltanto in età adulta. Amici in un attimo. Hanno deciso insieme di «fuggire» dal Cottolengo. «All’epoca era sindaco Novelli. Abbiamo avviato la procedura. Nessuno lo aveva fatto prima, siamo stati pionieri», dicono con orgoglio, seduti al tavolo della cucina. Sono rimasti amici per la vita, abitano insieme e si aiutano, in qualche modo ciascuno compensa le difficoltà dell’altro.

 

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