. È questa la principale indicazione che arriva dal rapporto del comitato tecnico scientifico consegnato al ministero dell’Istruzione. Come in tutti gli altri luoghi chiusi è necessario mantenere la distanza di un metro, in aula e nel corridoio.Non ci sarà la misurazione della febbre all’ingresso, ma non dovrà, obbligatoriamente, andare a scuola chi ha sintomi influenzali come tosse o raffreddore.per poter essere ammessi a scuola.
. C’è la possibilità di turnazione, di utilizzo del sabato, di riduzione dell’ora di lezione a 40 minuti. Non scompare la didattica a distanza per medie e superiori., con classi divise a metà a seguire lezioni diverse.il 10-15%di insegnanti in più , tra 80 e 120 mila. Dovranno essere riportati all’insegnamento diretto i 50 mila docenti entrati con il potenziamento della Buona scuola.la distanza dovrà essere di due metri e l’attività dovrà essere individuale, niente sport di squadra. Anche l’intervallo, se possibile va fatto all’esterno. Negli spazi comuni delle scuole ci deve essere la segnaletica per il distanziamento. Dovrà essere giornaliera la pulizia e le finestre dei bagni dovranno essere sempre aperte.
Per ampliare gli spazi il comitato lancia un censimento di tutte le aree pubbliche e private che potrebbero essere disponibili nei diversi comuni. Se necessario, si potrà usare ilnelle scuole dove adesso è libero. Sono consigliate le lezioni all’aperto, alle mostre, nei musei, magari con convenzioni settimanali. Entro il 10 giugno il ministero dell’Istruzione dovrebbe presentare le linee guida per la ripartenza.
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