Il Cdr de La Stampa e tutto il corpo redazionale stanno assistendo increduli e molto preoccupati al dibattito che si sta svolgendo circa possibili nuovi assetti azionari del Gruppo Gedi in cui la nostra testata è confluita da oltre due anni.
Le notizie di eventuali operazioni sul capitale del gruppo, per come sono state presentate, non fanno che creare ulteriore incertezza e distrarre la società ed i suoi manager dai loro compiti in una fase in cui le difficoltà di mercato chiamano il gruppo, in primis gli attuali azionisti, a nuove responsabilità e a iniziative coraggiose e non estemporanee per sfidare il declino del mercato.
Rivendicando il ruolo più che centenario di quotidiano nazionale e ricordando il suo forte radicamento territoriale, la redazione de La Stampa – che non si è mai sottratta alle sue responsabilità, anche a costo di sacrifici economici molto pesanti - ribadisce che si batterà sempre per la tutela, il rafforzamento e lo sviluppo della testata. E per questo chiede a tutte le parti che compongono l’azionariato di Gedi di chiarire progetti e strategie.
Da anni la redazione attende un vero piano di rilancio supportato dalle necessarie risorse e per questo ora occorre mettere in campo una volontà precisa volta a far crescere e sviluppare tutto il gruppo, cosa che il Cdr verificherà da subito e senza fare alcuno sconto ai tavoli di confronto che sono appena stati avviati col vertice di Gnn e di Gedi, riservandosi anche la possibilità di congelare il confronto in assenza di sviluppi positivi.
daremo il reddito di cittadinanza anche a voi
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