Insieme al lupo, adesso i pastori che salgono con le greggi sulle montagne in provincia di Torino hanno un nuovo nemico: la lince. Quella che viene definita «cacciatrice silenziosa» ha colpito alcuni giorni fa sui pascoli di Bobbio Pellice, dove ha ucciso due capre a Ivan Monnet, allevatore 34enne di Villar Pellice.
«Una vecchia storia» quella della lince che scorrazza sulle Alpi Cozie, come ricorda il professor Ezio Ferroglio, il direttore della Scuola di Agraria e Medicina Veterinaria dell'Università di Torino. «Nel 2002 era decollato un progetto per formare 33 esperti che avrebbero dovuto studiare un sistema di monitoraggio e sorveglianza della lince – ricorda Ferroglio -. Vennero raccolte una dozzina di segnalazioni, localizzate soprattutto in Val di Susa e in Val Chisone.
Nei giorni scorsi il vice presidente della Regione Fabio Carosso ha incontrato i responsabili del progetto Life Wolf Alps che, da anni, analizzano il pianeta lupo in Europa e, sovente, sono andati in contrasto con il mondo venatorio sui numeri degli esemplari censiti. Il progetto per il 2020 è stato rifinanziato con 12 milioni di euro.
In tutto questo l’unico fuori posto è il pastore “povero lui” tutti gli altri fanno parte della fauna, girala come vuoi, solo il nostro egoismo crea la differenza.
Ma che cavolo di giornale siete?cosa deve mangiare?biscotti?le pecore vanno protette!
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