È una bimba di etnia rom che vive assieme alla sua famiglia nel campo nomadi di Piandanna, alla periferia di Sassari, la piccola di 5 mesi che dallo scorso 6 giugno lotta tra la vita e la morte nell'ospedale pediatrico Gaslini di Genova dopo aver rischiato il soffocamento a causa di un sacchetto di plastica che, per motivi e con tempistiche ancora in corso di accertamento, le ha cinto la testa mentre si trovava nel suo lettino. E' quanto apprende l'ANSA.
La piccola è arrivata in condizioni gravissime: fredda, battito assente, praticamente morta. I sanitari hanno impiegato 12 minuti per rianimarla. Poi è stato attivato il volo a bordo del quale è stata trasferita a Genova, dove ancora si trova in condizioni disperate. I medici stanno comunque facendo di tutto per salvarle la vita. Sulla vicenda ha aperto un'inchiesta la Procura di Sassari, titolare è il sostituto procuratore Paolo Piras, esperto di questioni sanitarie.
Della vicenda si occupa anche la Procura minorile. La procuratrice Luisella Fenu ha chiesto al presidente del tribunale dei minorenni, Guido Vecchione, la sospensione immediata della responsabilità genitoriale di padre e madre, assistiti dagli avvocati Maria Paola Cabizza e Giuseppe Onorato. L'udienza è stata fissata per l'1 luglio.
Non si può leggere, è una notizia scioccante
Non penso che lo abbia fatto da sola: chi è quel verme?
🙏🏻💪🏻🍀
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