L’ex deputato del Movimento 5 Stelle Alessandro Di Battista ha pubblicato un video in cui ha spiegato perché non si candiderà alle prossime elezioni politiche, criticando molto duramente Beppe Grillo, fondatore e garante del partito.
«Beppe Grillo, ancora, in parte, fa da padre padrone, e io sotto Grillo non ci sto. Perché in questo momento politicamente io di Grillo non mi fido» Di Battista ha detto di non ritenere che ci siano «le condizioni per una mia candidatura alle prossime elezioni politiche», e ha aggiunto di averne discusso con il presidente del M5S Giuseppe Conte, che ha definito «un galantuomo».
Di Battista, che era stato deputato tra il 2013 e il 2018, non si era candidato alle ultime elezioni, e nel frattempo si era dedicato ad alcuni progetti indipendenti di giornalismo. Era però rimasto una figura importante e molto attiva nel M5S, ma sempre dall’esterno: aveva in più occasioni criticato il governo Conte I per via della presenza della Lega, e poi il governo Conte II per quella del Partito Democratico.
Di recente aveva espresso l’intenzione di rientrare nel M5S, dopo la fine del governo Draghi, e di candidarsi alle elezioni del 25 settembre. Avrebbe dovuto presentare entro lunedì pomeriggio un’autocandidatura alle primarie del M5S per scegliere i candidati ma non l’ha fatto. Tra gli altri principali politici del M5S che non si sono candidati ci sono l’ex portavoce di Conte Rocco Casalino e l’ex sindaca di Roma Virginia Raggi.
Uno scontro tra premi Nobel.
E ascoltato attentamente
Un giorno si guarderà allo specchio, non si riconoscerà e realizzerà un video contro sé stesso.
è interessante come DiBattista pensi di essere stato tagliato fuori perché considerato scomodo piuttosto che semplicemente un coglione.
Dibba pensava di farsi la vacanza in sud america per poi tornare e trovarsi il suo scranno da miracolato in Parlamento ad attenderlo. Invece l’amara scoperta: qualcuno gli ha soffiato il partito da sotto il naso. Una volpe
Quando andava a trattare con Farage, convocava la Raggi al Forum o infilava il suo commercialista nel CdA FILSE non era Padre Padrone, ma va', era 'solo un comico' Ora lo è quindi 'sto scemo non si propone ai Laggente iscritti che comandano loro, perché Grillo non gli ha detto Ok
é una meloni in versione estrema. talmente all'opposizione che non scende proprio in campo cosi non puo' esser accusato di votare contro ma puo' comunque criticare