«Non per spargere facile ottimismo – spiega Piero Di Lorenzo, presidente dell’Irbm di Pomezia su La7 – ma è assolutamente credibile che la sperimentazione del progetto AstraZeneca-Oxford possa arrivare a conclusione con le sperimentazioni di fase III a fine novembre-metà dicembre.
Se tutto andrà bene, è ragionevole aspettarsi che le prime dosi di vaccino, 2-3 milioni, arrivino in Italia entro la fine dell’anno . Il contratto tra AstraZeneca e l’Ue prevede la consegna di 300 milioni di dosi entro giugno 2021. In Italia ogni mese arriveranno in Italia una decina di milioni di dosi.
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Sentimenti e contraddizioni della «Generazione mascherina». I bambini e il virus: “Un tempo felici adesso arrabbiati”Sono la «generazione mascherina». Bambini di 6 e 7 anni, che si affacciano alla vita camuffati e non per gioco. Sconcertati anche se un filo ci hanno già fatto l’abitudine. Adirati perfino, perchè comunque ricordano bene com’erano e adesso riflettono sul come sono: «Prima felici, ora arrabbiati» sono le scritte che si ripetono sotto i loro lavoretti realizzati nell’ora d’arte in un compito particolare: «Disegna te stesso». Figure stilizzate ma colorate, dove spiccano due particolari: la mascherina e il virus, che galleggia nell’aria e non c’è similitudine migliore. Gli autori sono 24 piccoli alunni delle scuole elementari. Un'ora di tempo durate la quale, nel silenzio e nella serietà con cui hanno accettato di svolgere uno dei primi esercizi scolastici della loro vita, hanno rappresentato il loro stato d'animo. Nel disegno «pre-mascherina» tutti hanno colorato dei visi tondi rosa, occhioni neri e una grande bocca rossa sorridente. In quello «post» il viso era ugualmente tondo e rosa, ma coperto quasi interamente da una fascia colorata dalla quale traspariva la stessa bocca rossa ma con gli angoli inesorabilmente voltati verso il basso. Adele, di 7 anni si è limitata a disegnare la mascherina senza la sagoma della bocca: «E' sciocco disegnare la bocca – ha detto seccata -. Con queste stupide fascette non si vede nulla. Ieri mi è caduto il quarto dentino e nessuna maestra se ne è accorta». Nonostante ciò, i bambini prendono molto seriamente quest'obbligo: la mascherina si toglie solo al banco, tutte le volte che ci si alza, ci si rivolge ad un compagno o si raggiunge la cattedra bisogna categoricamente indossarla. C'è Francesco che, nonostante più volte gli sia stato detto che può toglierla al banco, sembra non averne la minima intenzione. «Il mio papà è stato male lo scorso anno e la mamma mi ha detto di fare attenzione: se la mascherina è l'unico modo per uccidere questo stupido coronavirus allora la metto sempre». Un virus che è comparso più volte anche nei disegni
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