: solo, duo, team da 10. Dall’Italia sono partiti in 40, ci sono tre squadre e tutte si sfideranno per provare a prendersi la gloria. Nel 2019 rinviarono la manifestazione per il troppo caldo . L’anno dopo è toccato al Covid. Sia nel 2018 sia nel 2022 il titolo quad se l’è sempre preso l’Italia. A vincerlo è stato il team “Qui quo quad”.
Questo mondo a rotelle è pieno di campioni. Quasi tutti i quad roller sono figli degli anni 70 e 80, ragazze e ragazze con la passione per i roller si sono dati appuntamento qui, per testare la magnificenza di una competizione durissima. "Molti di noi si sono ritrovati grazie a Facebook. Da ragazzi pattinavamo tutti, poi ci siamo persi di vista. Da qualche anno invece ci siamo ritrovati e andiamo a fare queste competizioni".
Il sonno non è il problema principale. Ai piedi il rischio di vesciche è altissimo. Molti di questi pattinatori usano attrezzi in carbonio, forgiati su misura con un calco del piede. Possono costare 400, 800, anche 1.000 euro. La posizione del piede è decisiva, ma lo sono anche i cerotti applicati nei punti strategici. La velocità di crociera con i pattini tradizionali può arrivare a una media di 27km/h, con quelli in linea si sale anche a 40.
Il team “Qui quo quad” vanta gli atleti più esperti. Ci sono Stefania Ghermandi , ma anche Massimo Muzzi, Paola Cristofori, Michele Cicognani, Sergio Melilli. Nei box potete trovare atleti come Mirco Pancaldi. E per la parte in linea l’uomo di punta è Luca Bagnolini , figlio dell’uomo che il pattinaggio a rotelle lo ha diffuso nel nostro paese.
L’unico azzurro in gara che parteciperà da solo è Stefano Bertasini, 62 anni, impiegato tecnico che progetta serramenti in alluminio. Dopo Le Mans andrà a fare gli Europei Master. "Ho partecipato anche l’anno scorso, ma l’avevo fatta con un compagno. Nel duo siamo arrivati quarti. Quelli davanti a noi facevano 47 anni in due, noi 120. Ma abbiamo tenuto duro". Stefano fa parte del Roller Club Scaligero, allena venti ragazzi tra gli 8 e 15 anni.