Unilever, il bucato verde e il difficile addio al petrolio

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La multinazionale dal 2030 eliminerà dai detersivi ogni sostanza derivata dai combustibili fossili. Uno sforzo in cui investirà un miliardo di euro, ma che rischia di produrre risultati limitati

Green washing oppure greenwashing? Unilever investirà un miliardo di dollari per eliminare entro il 2030 dai suoi detersivi ogni derivato del petrolio e del gas: in pratica offrirà solo prodotti per il lavaggio “verde”, una mossa che – viste le dimensioni della multinazionale – potrebbe incidere nella lotta contro il cambiamento climatico.

I detersivi ecologici, privi di tensioattivi e altre sostanze di origine petrolchimica, non sono certo una novità. Ma è la prima volta che a muoversi con decisione su questo fronte è un gigante dei beni di consumo. Unilever è tra i leader mondiali nei prodotti per l’igiene domestica e personale, oltre che nel Food & Beverage, presente in 190 Paesi con circa 400 marchi .

Eliminando le sostanze derivate da petrolio e gas a favore di additivi vegetali il gruppo – che punta adnette entro il 2039 – conta di ridurre di un quinto la CO2 nel ciclo di vita dei prodotti Home Care. L’impatto sulla domanda di combustibili fossili, tuttavia, sarà minimo: la stessa Unilever stima un risparmio di un milione di tonnellate l’anno a regime, in pratica lo

 

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