C’era un solo modo per ricordare Ernesto Assante: con la musica. E per rendergli omaggio sono accorsi all’Auditorium Parco Della Musica di Roma tanti artisti che con lui avevano condiviso un pezzo di vita, un dialogo, una passione profonda per l’arte dello scrivere canzoni.
Poi arriva Francesco De Gregori, che rende impossibile trattenere la commozione a tutti coloro che fino a quel momento avevano cercato di non cedere: accompagnato da Carlo Gaudiello al pianoforte intona La leva calcistica della classe ‘68 e Sempre e per sempre. La Cavea diventa all’improvviso una bolla fuori dal tempo, un abbraccio collettivo intorno a a qualcuno che ha amato e raccontato quelle canzoni accompagnandone l’ingresso nella memoria collettiva.
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