PARIGI. La biblioteca comunale di Ajaccio, in Corsica, si rivela una vera grotta di Ali Babà. Vannina Schirinsky-Schikhmatoff, lì responsabile della conservazione e del restauro dei testi, ne ha appena scoperto uno di grande valore scientifico . Si tratta del mitico «Philosophiae Naturalis Principia Mathematica», pubblicato a Londra nel 1687.
La biblioteca si trova nello stesso palazzo del museo Fesch, dal nome del cardinale, zio di Napoleone Bonaparte . Il cardinale Fesch, amante dell’arte, dopo la caduta di Napoleone I, visse in esilio a Roma fino alla fine e alla sua morte donò una parte della sua collezione alla propria città, Ajaccio. Qui il museo Fesch ospita dipinti di estremo valore, che il cardinale era riuscito ad acquisire.
Tutti questi libri a lungo non avevano interessato nessuno, almeno prima dell’arrivo dell’appassionata Schirinsky-Schikhmatoff, restauratrice di manoscritti antichi e artista.
Ecco, Vannina si è assicurata un nuovo «colpo». «Stavo esaminando la lista dei testi del fondo di Luciano Bonaparte – racconta – e ho visto che ce n’era uno attribuito a Isaac Newton, senza più dettagli. Mi sono messa alla sua ricerca. L’ho ritrovato con difficoltà, in uno scaffale in alto, nella sala patrimoniale». Ebbene, si tratta di un’edizione originale dei Principia.
La restauratrice è stata già contattata da vari esperti, che vogliono consultare il testo di Newton, messo al sicuro nelle riserve, dopo la scoperta. Su quell’edizione è impresso il sigillo dell’Oratorio di Parigi. Si tratta probabilmente di uno dei numerosi testi confiscati da organizzazioni religiose durante la Rivoluzione francese.
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