Scoperto un nuovo tipo di memoria ad alta efficienza energetica che si attiva anche durante il sonno, che forma ricordi riducendo notevolmente i costi metabolici, Il meccanismo si verifica nella parte del cervello chiamata corteccia entorinale e cruciale per l’apprendimento e la memoria, la stessa viene colpita dalla malattia di Alzheimer.
La cosiddetta ‘memoria di lavoro’, che immagazzina le informazioni solo temporaneamente ed è praticamente sempre in funzione, si basa su un circuito che coinvolge lo strato più esterno del cervello, la neocorteccia, e regioni più profonde tra cui la corteccia entorinale.
La scoperta si deve al microscopio matematico messo a punto, che ha permesso di predire con grande accuratezza questo nuovo comportamento: “Una corrispondenza così perfetta o quasi tra le previsioni di una teoria matematica e gli esperimenti non ha precedenti nel campo delle neuroscienze”, commenta Mehta. “L'aspetto interessante dell'inattività persistente è che non richiede praticamente alcuna energia: la combinazione di inattività e attività persistente – continua il ricercatore – raddoppia la capacità di memoria, riducendo al contempo il costo energetico”.
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