al fine di mettere un freno all'inflazione galoppante entusiasma banche e mercati, riportando in crescita i titoli del credito. Ha ripreso a salire il rendimento dei Btp italiani, tornato ieri sopra il 4% , con uno spread rapportato al Bund tedesco di 231 punti., che si è affiancata di fatto alla misura adottata dalla Fed americana, i consumatori non possono certo dirsi ottimisti.
erogati a febbraio per l'acquisto di case con tanto di spese accessorie intorno al 2,45% rispetto al mese di giugno . I tassi relativi alle nuove erogazioni di credito al consumo si attestano invece intorno all'8,48%, rispetto al 8,34 del mese precedente. Un simile andamento, è evidente, andrà ad incidere sulla domanda, indebolendo così la ripresa. La preocuppazione è tanta e l' ha fatto sentire la propria voce, dichiarando che al momento la rata relativa ai mutui è già salita a 46 euro al mese, per un totale di oltre 500 euro l'anno.è passato da 1,7486 di luglio 2021 al 2,45 di luglio 2022, con un rialzo di 70 punti base.
, del resto, ha già annunciato la propria intenzione di continuare ad aumentare i tassi per combattere l'inflazione., invece, l'Europa procederà con un rialzo di 50 punti a ottobre e uno da 25 intorno al mese di dicembre. Una vera e propriaper gli europei. Se ciò fosse vero, infatti, la rata di un mutuo a tasso variabile ventennale da 150mila euro potrebbe arrivare a crescere anche di 200 euro, con +28,9% rispetto al mese corrente.
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