Al Milan non basta un gigantesco Ibrahimovic e il sogno diventa incuboMilan strabattuto da 0-2 a 4-2 con una rimonta che resterà nella storia e Juventus agganciata al comando. Per l’Inter, di nuovo leader dopo 5 turni in scia, la notte perfetta.
C’è stato tanto di nuovo, in un match divertentissimo. Il primo derby saltato da Handanovic dopo 16 di fila è coinciso con il debutto della sua riserva Padelli e il ritorno dopo quasi 8 anni di Ibra, un fattore come ai bei tempi. È stato invece in panchina per i primi 72’ Eriksen che, come dice Conte, «ha ancora bisogno di tempo» ma che ha subito preso una clamorosa traversa su punizione.
Il Milan non si trovava in vantaggio in un derby di campionato addirittura da 580’ e forse si è illuso. Vero è, però, che fino a ieri non aveva Ibra. Sullo 0-1 ha colpito di testa sovrastando Godin per imbeccare Rebic a porta vuota, dopo i lisci di De Vrij e Padelli. Sul proprio gol di testa è stato bravo a smarcarsi e, perso da Skriniar, a insaccare un corner mancato da molti.
Conte deve aver girato i tavoli, negli spogliatoi. Perché la sua squadra sonnecchiante è diventata assatanata e al 9’ era già sul 2-2: mancino al volo da fuori di Brozovic, destro di Vecino su scarico di Sanchez . Il derby è diventato bagarre pura. Anche l’arbitro Maresca, dopo un attento primo tempo, ha perso la bussola. E il Milan, stanchissimo, non ci ha più capito nulla.
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