Tra le tante modifiche, la più importante sarebbe l’innalzamento da 165 a 422 euro della sanzione pecuniaria per l’uso di cellulari e simili, con la sospensione della patente già alla prima violazione e non più solo per i recidivi come invece è previsto oggi.
Potrebbe debuttare l’obbligo del casco in bici, riservato ai minori di 12 anni. Si pensa a tutelare i pedoni evidenziando percorsi loro dedicati, mentre sulle piste ciclabili potrebbero essere ammesse anche le carrozzine per disabili. Atteso anche uno snellimento dei controlli sullo stato di alterazione da droghe, materia delicata e dibattuta da vent’anni.
quello che non fanno i vigili in penisola sorrentina, e sono i primi ad usarli anche quando guidano fuori e in servizio, a Sant'Agnello ci sta una vigilessa che per il suo comportamento la farò radiare dal suo lavor
Strano, normalmente il giallo al semaforo viene “accorciato” solo se c’è il Fotored.
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Ferrovia Cuneo-Ventimiglia, unica via per evitare l’isolamento tra Cuneo e la Francia. Ma Regione e governo frenano«Ho sentito il ministro De Micheli. Anche lei concorda sulla necessità di ripristinare al più presto la ferrovia tra Cuneo e Ventimiglia, unico collegamento a disposizione per evitare l’isolamento tra le valli Roya e Vermenagna. Ma per quanto saremo capaci di potenziare le corse, anche raddoppiarle, non credo che sarà la chiave di volta, perché il numero di passeggeri sui treni è limitato». L’ha detto sabato l’assessore regionale ai Trasporti, Marco Gabusi, intervenuto a Limone durante la visita del capo della Protezione civile, Angelo Borrelli. Parole che hanno fatto rizzare i capelli alla sindaca di Roccavione, Germana Avena, tra le sostenitrici negli anni della tratta internazionale sempre a rischio ridimensionamento, se non di chiusura quando l’allora Ad di Trenitalia, Mauro Moretti, nel 2013 scatenò un’ondata di proteste definendo la ferrovia «un ramo secco». Avena non è la sola a pensare che la Cuneo-Ventimiglia-Nizza sia l’unica soluzione per «salvare» dal dramma della tempesta Alex gli oltre 4.000 residenti d’oltralpe, oggi tagliati fuori dal mondo a causa della devastazione sulla Route departementale 6204, che potrebbe restare impraticabile per anni. E anche l’unico mezzo di trasporto per le migliaia di appassionati di sci che da Liguria e Costa Azzurra raggiungono le piste di Limone. Sulla necessità di «riattivazione immediata» e potenziamento delle corse (oggi ridotte a 4) sono intervenuti le Province, le Camere di Commercio di Cuneo e di Nizza, i comitati, le associazioni di categoria. Stasera, intanto, i tecnici di Rfi termineranno il ripristino della linea da Limone al confine. Da lì, forse lunedì, partirà una prima «spola» di rifornimenti per Tenda, non ancora raggiungibile dai convogli passeggeri. Le ferrovie francesi continueranno le riparazioni in particolare tra Tenda e Breil, oggi ko ma che secondo le previsioni, sarà pronta entro 5 settimane. Miliardi per i clandestini, briciole per la civiltà Governo scafista e razzista anti italiani
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