Quella del ricorso al MES è diventata una telenovela in cui le norme giuridiche e considerazioni di natura economica sono sacrificate sull'altare della battaglia ideologica tra fazioni incattivite, pronte a tutto pur di portare a casa un risultato. Anche se stiamo parlando di pochi spiccioli , la discussione è accanita perché intorno al MES si è cristallizzata la più generale contrapposizione sull'euro che attraversa i nostri schieramenti politici.
Vorrei provare brevemente a spiegare perché, sulla base di ciò che sappiamo oggi, nessuno che sia in buona fede è in grado di dire se la cosiddetta condizionalità leggera associata al nuovo credito MES sarebbe effettivamente tale. Viviamo in una versione aumentata del Don Chisciotte, con due eserciti che partono lancia in resta contro i mulini a vento mentre la casa brucia.
Vediamo intanto, schematicamente, quali sono le posizioni: la prima fazione sostiene che il compromesso raggiunto all'Eurogruppo sulla linea di credito da concedere per “sostenere il finanziamento di spese direttamente o indirettamente legate ai costi sanitari di prevenzione e cura” sia da sfruttare, e che sarebbe folle non farlo visto che nulla ci è chiesto in cambio.
In primo luogo, la condizionalità leggera non è come i diamanti, non è per sempre. Con Floriana Cerniglia ho argomentato il 3 aprile scorso che le norme che regolano i prestiti del MES sono assolutamente chiare, e che Il Mes è di fatto una banca, e non opera per essere solidale. Nel concedere un credito si ingaggia in un rapporto con il debitore rigorosamente inquadrato dal Reg. 472/2013, parte del cosiddetto Two Pack, dove all'art. 7 co.
Quindi, una volta impegnato nella relazione contrattuale, lo Stato può effettivamente vedersi imporre nuove condizioni. Ricordiamo sempre cosa successe alla Grecia nei primi mesi del governo Tsipras nel 2015. Chi dice il contrario, lo fa per ignoranza o per cattiva fede, anche perché il comunicato dell'Eurogruppo è assolutamente chiaro sul fatto che i prestiti Covid sarebbero fatti nel quadro delle linee esistenti , e “seguendo le disposizioni del Trattato ESM”.
In veritá non sapete nemmeno voi quali siano le condizioni e se in particolare la condizionalita minima decradrà o meno dopo l'emergenza. Un po di diligenza in piu forse sarebbe necessaria, nell'interesse di tutti.
Norma morale = Regola giuridica: La norma incide sul comportamento solo a condizione che l'individuo compia una sforzo per osservarla.
Per levarvi il cattivo di dosso voi politici dovete fare una cosa sola. Ognuno di voi si deve levare tre quarti dello stipendio a partire da marzo finché dura l'emergenza. Non ci sarà più bisogno del MES!!!
Infami servi.
Che giornalaccio adesso spingerete per la patrimoniale servi del potere
Fra quanti giorni arriverà il 'FATE PRESTO' ?
Sicuri? Oggi Taiani ha dichiarato che l’alternativa al MES è la patrimoniale. Il MES incondizionato non esiste e queste non si dissolvono dopo una chiacchierata fra compari, ergo la sua alternativa alla patrimoniale è il ridimensionamento del welfare. LA VOGLIAMO METTERE AI VOTI?
....e voi, perché non divulgate informazioni complete e corrette, invece di riservarvi uno spazio - che non vi spetta - di arbitro? Chiedo per un amico stronzo, eh ...
Si dai adesso scatenatevi, da siamo tutti virologi a economisti incalliti è un attimo..
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