PERUGIA - Il rapporto sessuale ottenuto per costrizione? Non c'è nemmeno stato. E il secondo, se mai, è stato consensuale. In ogni caso, quindi, nessuna violenza. Negano senza dubbio l'accusa di stupro di gruppo il 69enne e il 34enne finiti in carcere dopo la denuncia di una diciottenne perugina. Parlando con i loro legali i due, entrambi di origini albanesi, contestano in toto il racconto disperato della ragazzina arrivata in ospedale sabato mattina in stato di choc.
A partire dalla cocaina che sarebbe stata costretta a usare, fino a quei due rapporti per cui i medici del Santa Maria della misericordia hanno contato ben giorni per guarire, almeno fisicamente. Due versioni, non certo inaspettatamente, decisamente confliggenti su cui adesso dovrà esprimersi il giudice Elisabetta Massini, per la convalida del fermo nei confronti dei due indagati prevista per domani mattina nel carcere di Capanne.
Convalida Droga Perugia Polizia Violenza Sessuale
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