Stefano Boeri:"Viviamo tra lamiere e cemento, il grande caldo imporrà di ripensare le città"I materiali di costruzione, ma anche l'eccessivo parco macchine e la riduzione delle aree verdi. L'architetto illustra a Huffpost i moltiplicatori del calore urbano:"Gli alberi restano lo strumento più facile ed economico che abbiamo.
Comincerei col dire che uno dei maggiori fattori di surriscaldamento sono le automobili parcheggiate a raso nelle strade. Noi abbiamo un rapporto tra automobili e popolazione nelle città italiane folle: penso a Roma, ma anche a Milano, Napoli. E come è facile immaginare, una parte enorme di questo parco macchine occupa gli spazi aperti.
Abbiamo pensato che si potesse compensare con la tecnologia e con investimenti legati al comfort, che non tenevano conto però delle condizioni climatiche e dei problemi che invece il clima non solo ha sempre dato, ma che dà sempre di più in seguito al cambiamento climatico e al surriscaldamento globale.
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