primo al mondo ad avere seggiolini prodotti per il 40% con materiale riciclato
. Da una parte, infatti, si limita l’impatto dell’industria del petrolio. Dall’altro si recupera, e quindi si sottrae allo smaltimento finale, un rifiuto difficile da gestire: le plastiche miste degli imballaggi postconsumo. Per avere un’idea dell’importanza del progetto, basti pensare alla frequenza con cui vengono sostituite le sedute nelle strutture di una certa dimensione e con un grande afflusso di persone.. Allo stadio di Bucarest circa 400 dopo ogni derby.
“Tackle è sovvenzionato dall’Ue attraverso il programma Life ed è partito da quasi un anno – spiega il prof. Marco Frey della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa –e miglioramenti in vista degli Europei del 2020 che si svolgeranno in 12 diverse sedi di gioco in Europa. Per questo abbiamo intervistato i tifosi e stiamo andando negli stadi a verificare la situazione”..
Per non parlare dei rifiuti. Secondo l’AMIU, l’azienda multiservizi e igiene urbana partner del progetto,. Durante il campionato europeo del 2016, dopo ogni match si sono raccolte circa 50 tonnellate di immondizia, praticamente si sono riempiti due tir.
Alla SSS/Anna di Pisa in sinergia con l’Università di Southampton si cerca di intervenire sul famigerato(P.fantozziana) DNA umano per avere nel giro di pochi anni un numero di calzatura eguale per tutti,il N 42 che porterà un risparmio milionario previsto in~7 miliardi,38cent/mi
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