Il tema è stato affrontato e dibattuto in Liguria, terra di grande tradizione balneare. In questa regione ci sono circa 1.200 stabilimenti, per la gran parte ubicati nella zona di Ponente . Il presidente regionale del Sindacato Italiano Balneare , Enrico Schiappapietra, proprietario di uno stabilimento a Savona, spiega perché molti dei suoi associati non aumenteranno i prezzi: «Abbiano fatto una scelta. Anche a costo di perderci: per riconoscenza verso i nostri clienti.
Mentre parla al telefono dice di essere uscita da una riunione. «Trascorro il mio tempo in riunioni...». Dice che per capire cosa accadrà nella sua regione, la Toscana, occorre dividerla in due. A sud, come l’Isola d’Elba, il paesaggio si presenta come un susseguirsi di calette, scogli, e piccole spiagge. A nord, in Versilia, la struttura degli stabilimenti è molto più grande. I gestori patiscono meno la riduzione di ombrelloni e sono meno pressati dal fattore prezzo.
Poi hanno pure la faccia di bronzo di dire agli italiani di fare le vacanze in Italia. Non vedo l'ora di scappare quando apriranno le frontiere. Siamo l'unico Paese con il 90% di spiagge in mano ai privati. Per un lettino e ombrellone ci vuole il mutuo.
Suppongo che il bonus vacanza non si potrà usare per pagare la stagione al lido balneare! 😅
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