, la magistrata catanese che ha definito"illegittima" la detenzione di quattro tunisini nel centro di Pozzallo, non sono circoscritte solo ai messaggi a sfondo pro-migranti condivisi su Facebook e. Non si limitano neanche ai"mi piace" a Potere al Popolo, al sostegno mostrato alle Ong, o alla richiesta di dimissioni rivolta al leader della Lega.
È il 18 febbraio 2008 a Nicolosi quando la gioielleria di Guido Gianni viene attaccata dai malviventi: uno di loro prende in ostaggio la moglie, la immobilizza a terra, minacciandola con una pistola mentre i suoi complici tentano di svuotare il negozio. Gianni, armato di una Beretta 9x21 legalmente posseduta, reagisce: lotta contro gli assalitori ed apre il fuoco, uccidendo due ladri e ferendo il terzo.
Apostolico, in relazione alla sentenza sui quattro tunisini trattenuti nel centro di Pozzallo, ha assicurato di non aver"mai scritto alcun provvedimento condizionato dalle mie idee". Ceccardi però, alla luce delle notizie emerse sulle sue simpatie a sinistra, si pone una domanda:"Quella di Guido Gianni è stata una sentenza imparziale?".
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