“Poi uno si domanda perché in Rai sono tutti sinistri, perché gli scrittori sono tutti sinistri, perché gli artisti sono tutti sinistri, perché nei Palazzi sono tutti sinistri. Ecco cosa succede a chi prova a dissentire al pensiero unico”. Parola del leghista Claudio Borghi che, su Twitter, si erge a difensore di Roberto Vannacci. Il generale che ha appena ricevuto una sospensione disciplinare di 11 mesi, “con detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”.
Le inchieste più consistenti che sono a carico di Vannacci inoltre – l’ipotesi è quella di truffa e peculato – sono condotte non dalla procura ordinaria ma da quella militare. Il percorso, dunque, è molto differente rispetto a quello delle tanto vituperate “toghe rosse”, ultimamente nel mirino di Matteo Salvini. Sul fronte della Difesa, Crosetto non ha mai nascosto – neanche in Parlamento – di non avere molta simpatia nei confronti di Vannacci.
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