ALESSANDRIA. I sindacati della scuola di Alessandria si appellano al prefetto per sbloccare gli stipendi di insegnanti e bidelli assunti con l’ormai famigerato «contratto Covid» negli istituti della provincia: 600 persone che, dopo mesi di lavoro, in gran parte non hanno ancora visto un euro dei salari che dovrebbe essere lo Stato a versare sui loro conti correnti.
Il prefetto incontrerà on line i sindacalisti lunedì 25.
«I lavoratori sono furibondi ed esasperati, non sanno più cosa fare – racconta –. C’è chi non ha visto un euro da settembre, chi ha preso una mensilità e chi un paio. Ma, in generale, il quadro è drammatico. Per il 25 gennaio, dovrebbero essere caricate le risorse per saldare in toto gli stipendi, arretrati compresi. Se non sarà così, rischiamo delle dimissioni di massa, con dei vuoti di organico che potrebbero mettere in grave crisi le scuole».
Alla mobilitazione, si aggiunge la voce del consigliere regionale del Pd Domenico Ravetti: «Esprimo tutta la mia preoccupazione per la pessima situazione in cui si trovano centinaia di lavoratori assunti coi contratti Covid. Chiederò ai parlamentari di farsi carico del problema».
Naaa, per i signori del RdC gli € crescono sugli alberi...Tutti figli di Totò e Peppino...
Ci si comincia a rendere conto che se non lavora il Privato lo Stato chiude?
Andare a scuola, ai tempi del covid e senza nemmeno lo stipendio, mmamma mia.
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