«Sono sicuro che dal 7 settembre nella provincia autonoma di Bolzano, dal 14 in molte regioni e poi in altre dal 22, 23 e 24 partiremo con le scuole in sicurezza. Sicurezza significa interventi immediati delle Asl, dei medici, degli infermieri. Tamponi per tutti perché dobbiamo garantire nelle scuole il massimo della sicurezza. Quando c'è un contagio si interviene immediatamente».
«Noi siamo sempre stati preoccupati da gennaio. Chi non è preoccupato non è un rappresentante delle istituzioni. Diverso, però, è la preoccupazione dalla paura» ha chiarito il ministro. «Sapevamo - ha detto Boccia - che il grande sacrificio fatto avrebbe messo in sicurezza il Paese e così è stato. Il Paese è stato messo in sicurezza con la leale collaborazione.
«La scuola - ha aggiunto Boccia parlando con i giornalisti - è la casa dei nostri figli, dei nostri nipoti e deve essere sicura. Lo è per definizione, è il luogo in cui passano più tempo i ragazzi, le ragazze, i docenti, il personale. Quindi era assolutamente nostro impegno arrivare a un documento unitario quale quello che oggi la Conferenza unificata straordinaria ha approvato alla'unanimità dei livelli istituzionali che vi hanno partecipato».
Se dopo un un alunno o alunna viene contagiato a scuola e conragia il padre madre e fratelli...si cita l'Azzolina per procurata pandemia in Tribunale o il Giveno Conte ...chi paga il danno causato ?
I TAMPONI FANNO MALE -DEVONO CAMBIARSI I GUANTI OGNI VOLTA CHE LI FANNO !!!!!
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