"Confidiamo esclusivamente nelle determinazioni dell'autorità giudiziaria": così la famiglia di Giulio Giaccio ha respinto al mittente l'offerta di risarcimento avanzata dai due imputati accusati dell'omicidio del 26enne, estraneo agli ambienti criminali, che fu ucciso e sciolto nell'acido, il 30 luglio 2000, a Pianura dopo essere rimasto vittima di uno scambio di persona.
Alla vigilia dell'udienza preliminare, che inizierà domani davanti alla giudice Valentina Giovanniello, Salvatore Cammarota e Carlo Nappi, rispettivamente 56 e 64 anni, entrambi legati al clan Polverino e già condannati in passato per associazione camorristica, hanno fatto pervenire ai congiunti di Giaccio una proposta a titolo di risarcimento del danno provocato dal delitto.
Mamma mia.. se non fosse acchiacciante sembrerebbe uni sketch di Aldo, Giovanni e Giacomo! Ma come si fa?!
Mandate la sceneggiatura a Tarantino
Ma il cliente-mandante insoddisfatto? Già rimborsato con un bonus-omicidio?
I killer hanno la possibilità di offrire un risarcimento?
L unica cosa giusta che si dovrebbe fare è copiare gli usa nelle condanne
Questi oltre ad essere dei killer, sono anche dei minchioni, per aver sbagliato persona, e per pensare che i familiari si potessero accontentare di un risarcimento economico, soldi sporchi arrivati chissà per conto di chi...
l'apoteosi dell'impossibile
Mi sembra fantascienza offrire un risarcimento per un omicidio sbagliato..
Sembra Lercio. Cristo santo.
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