Cinema e libri, documentari, saggi e opere di fiction sono i guardiani di una memoria complessa e condivisa: il racconto di un Paese oggi, tre decenni dopo il terribile genocidio del 1994aprile-luglio 1994, nel cuore dell’Africa, nel disinteresse del mondo.
Il libro più documentato e corrosivo su Kagame presidente-padrone è stato pubblicato da Michela Wrong. Non disturbare il manovratore di Kigali, così come del resto il mondo non disturbò «il lavoro» del governo genocida dell’Hutu Power nel 1994. Una presenza inutile, la nostra, ancora più atroce dell’assenza: in quei mesi le forze Onu erano a Kigali e non fecero nulla.
Al di là dei confini, nelle regioni orientali della Repubblica Democratica del Congo dove dopo scapparono milioni di ruandesi hutu ,i riflessi si intravedono nella serie tv la cui protagonista è una giovane scampata al genocidio e adottata da una famosa avvocata occidentale esperta di diritti umani e crimini di guerra.dell’italiano Riccardo Salvetti : i protagonisti assumono le fattezze di due occidentali.
Nell’immagine: una scena del film «Gli alberi della pace» Su «la Lettura» #644, disponibile in edicola e in questa App, due pagine speciali sugli scenari di crisi di Ruanda, Cuba e Myanmar con articoli di Gianni La Bella, Giacomo Macola, John B. Kegel, Nicholas Farrelly e Giuseppe Gabusi
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