Quei 57 giorni tra Falcone e Borsellino che cambiarono una generazione

. Uno dei più dolorosi, eppure scritto nello stile che caratterizza altri disastri nazionali.

Molti ricordano la puntata del Maurizio Costanzo Show in cui, alla presenza di Giovanni Falcone, un giovane Totò Cuffaro inveì scompostamente sostenendo che i discorsi sulla mafia che si stavano facendo quella sera erano lesivi della dignità della Sicilia: “C’è in atto una volgare aggressione alla classe dirigente migliore che abbia la Democrazia Cristiana in Sicilia! L’avete costruita sapientemente!”, sbraitò.

E Falcone, sconsolato: “Questo significa che per essere credibili bisogna essere ammazzati, in questo paese?”.Da qualche tempo sta diventando difficile guardare al giudice Falcone con il rispetto che s’era guadagnato. Egli è stato preso infatti da una febbre di presenzialismo. Sembra dominato da quell’impulso irrefrenabile a parlare che oggi sembra il più indecente dei vizi nazionali.

Apparve incredibile ciò che fino al giorno prima era stato per molti normale. Per esempio, la mancata nomina di Falcone, dopo le dimissioni di Antonino Caponnetto, a capo dell’ufficio istruzione di Palermo. Il consiglio superiore della magistratura gli preferì Antonino Meli. Il che era legittimo. Ma sconcertante non con il senno del poi, ma già con quello che avrebbe dovuto guardare ai risultati del maxiprocesso.

La domenica della sua morte , Paolo Borsellino ricevette in mattinata una telefonata dal procuratore capo di Palermo Pietro Giammanco: “Credo che gli comunicasse che aveva deciso finalmente di accogliere la sua richiesta di avere la delega per altre procure della repubblica. Insisteva da tanto tempo con Giammanco senza riuscire a ottenere la delega per indagare su fatti criminosi verificatisi anche in altre circoscrizioni. La decisione gli parve molto strana.

NicolaLagioia Bello e amaro questo articolo. Quanto fa riflettere e quanto fa male.

Italia Ultime Notizie, Italia Notizie

Similar News:Puoi anche leggere notizie simili a questa che abbiamo raccolto da altre fonti di notizie.

Quei concerti che sarebbe stato bello esserci - La StampaDai Led Zeppellin nel ‘71 ai Clash a Bologna, senza dimenticare il tour dei Nirvana nel ‘91. Che, o ai quali? Ma che titolo è? Mamma mia l'italiano!!!
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Quei concerti che sarebbe stato bello esserci - La StampaDai Led Zeppellin nel ‘71 ai Clash a Bologna, senza dimenticare il tour dei Nirvana nel ‘91. Che, o ai quali? Ma che titolo è? Mamma mia l'italiano!!!
Fonte: LaStampa - 🏆 16. / 68 Leggi di più »

Via D’Amelio, lo sfogo di Fiammetta Borsellino: «Noi presi in giro dallo Stato»&44; la rabbia di Fiammetta Borsellino s&8217;&232; rovesciata sul massimo organo giurisdizionale dello Stato&44; sulla Cassazione&44; con esplicito riferimento... Dai ladroni, delinquenti, bastardi, ipocriti, corrotti? Pensare che i giornaloni li rimpiangono!
Fonte: Corriere - 🏆 2. / 95 Leggi di più »

Ute Lemper: «Sono una lady che pensa come un boss» - iO Donna«Sono sempre stata assertiva in ambienti maschili» dice la cantante tedesca. Che non a caso impersona a teatro una proprio come lei: Marlene Dietrich
Fonte: IOdonna - 🏆 9. / 75 Leggi di più »

Generazione Z / Experience Is intervista Zoda - VanityFair.itDagli esordi su Youtube a 13 anni all'EP che segna il debutto nella musica, Daniele Sodani alias Zoda racconta la sua generazione, vittima delle pressioni di una società che causa ansia
Fonte: VanityFairIt - 🏆 14. / 69 Leggi di più »

La nuova generazione della moda: ITS 2019, i vincitoriUn concorso che ogni anno compie una vera magia: leggete perché International Talent Support è così importante alwaysupportalent
Fonte: vogue_italia - 🏆 17. / 68 Leggi di più »