Prima pietra nel 1954, poi sessant’anni fa l’inaugurazione del nuovo ospedale “Santa Croce” di Cuneo

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«Sembra tutto così semplice. Immaginate invece quale fu il lavoro necessario per disarmare una vecchia grande nave, che aveva affrontato i marosi dell’ultima guerra, ma che con un moto d’orgoglio tornava a navigare». Con queste parole il dottor Quintino Cartia descrive - in un libro di testimonianze che presto vedrà la stampa - il momento di transizione dal vecchio ospedale «Santa Croce», nella parte antica della città, a quello nuovo e allora modernissimo, vicino alla stazione ferroviaria di Cuneo. Fu inaugurato sessant’anni fa come domani, il 16 luglio 1960. La costruzione era iniziata soltanto sei anni prima, nel 1954. A posare la prima pietra, con l’allora onorevole Pier Luigi Romita, fu chiamata la piccola Maria Teresa Della Torre. «Di quel giorno francamente ricordo poco - racconta ora -, solo che mi sentivo molto importante». Maria Teresa viene scelta perché è una delle figlie di Giulio Della Torre, costruttore, con il socio Giuseppe Gullino, del nuovo «Santa Croce». «Mio papà mi portava sovente in cantiere con lui - aggiunge Maria Teresa -, tanto che anche anni dopo, quando a titolo professionale con mio marito ci siamo occupati di ampliamenti dell’ospedale, potevo vantarmi di conoscerne tutti gli anfratti. Avete presente gli scalini in bianco di carrara della parte iniziale? Sono quelli originali. Mio padre e Gullino erano consapevoli di aver ottenuto il primo grande, importante appalto pubblico a Cuneo. Volevano assolutamente fare bella figura. E usarono materiali di prima qualità». Quel «Santa Croce» è il fiore all’occhiello della Sanità piemontese. Il dottor Quintino Cartia, che poi ne è stato a lungo eccellente primario, ci arriva da giovanissimo medico chirurgo. «Venivo dalla mia Sicilia, dall’ospedale di Modica. Efficiente sì, ma piccolino - confessa -: specialmente rispetto a questo colosso appena costruito, con corridoi così lunghi che mi pareva di poterci correre i cento metri». Il progetto Il progetto - come ricorda lo storico cuneese Giovanni Cer

«Sembra tutto così semplice. Immaginate invece quale fu il lavoro necessario per disarmare una vecchia grande nave, che aveva affrontato i marosi dell’ultima guerra, ma che con un moto d’orgoglio tornava a navigare». Con queste parole il dottor Quinti

Fu inaugurato sessant’anni fa come domani, il 16 luglio 1960. La costruzione era iniziata soltanto sei anni prima, nel 1954. A posare la prima pietra, con l’allora onorevole Pier Luigi Romita, fu chiamata la piccola Maria Teresa Della Torre. «Di quel giorno francamente ricordo poco - racconta ora -, solo che mi sentivo molto importante».

 

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Mia madre mi raccontava che quando sono nata io l'ospedale era stato da poco inaugurato. I miei fratelli erano nati in casa in Sicilia.

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