Non si conoscono benissimo i termini dello sciopero della fame di 3 giorni messo in atto da Alessia Pifferi. La sua legale non è certa che le cose siano andate cosìNon si conoscono i dettagli ma rappresenta a suo modo un piccolo giallo il presunto sciopero della fame messo in atto dadi 18 mesi nel luglio 2022.
Dopo la condanna all’ergastolo pronunciata lo scorso 13 maggio, Alessia Pifferi è rientrata a San Vittore. Il 19 la donna ha fatto richiesta per un’ora di palestra con attrezzi e un referente, cosa che le viene concessa due giorni più tardi. Ma il 20 maggio Pifferi avrebbe iniziato uno”, secondo quanto riporta la documentazione del carcere.
In realtà sciopero della fame è stato definito dall’interno del carcere. Io lo sapevo ma non ho detto niente. Io credo che lei abbia avuto un grave episodio depressivo e quindi non abbia più avuto voglia di nutrirsi.
che non si sia resa conto, ma questo perché lo dicono le perizie, le carte che sono state prodotte. Che non abbia consapevolezza di quello che può accadere, del susseguirsi degli eventi, causa e effetto. Cioè bisogna comprendere che cosa si fa. Io credo che lei, in cuor suo, tornando l’avrebbe trovata, così come aveva fatto altre volte. La follia è lasciarla anche due ore una bambina così piccola”.
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