L'intento era quello di chiedere al Governo nuove regole che rendano sostenibili, anche a livello economico, la ripartenza di eventi, spettacoli e fiere. Niente rumore, solo gli applausi di incoraggiamento che sono gli stessi che questi lavoratori sperano di tornare presto a sentire durante gli spettacoli dal vivo.
Dati alla mano, a livello mondiale si stima che circa il 95% degli eventi sia stato cancellato. Per questo a settembre 2020 era nato in Nord America il primo movimento “We make events”, che riunisce tutta la filiera del settore, gravemente colpito dalle conseguenze del Coronavirus. Anche l’Italia aveva aderito con #Noifacciamoeventi #Bauliinpiazza – BIP a questo vero e proprio “allarme rosso” per l’industria e tutto il comparto produttivo che nel nostro paese conta circa 570mila lavoratori.
Aquí pablocollada.
Bisogna fallire c è FIFFA VIRUS
👏🏼👏🏼🙌🏼
catto culattoni socialisti si sono dimenticato qlc .... si vede che oggi nn ''' vende violenza .... catto culattoni al governo ....
Totale solidarietà a questo settore. Probabilmente quello che ne risente e risentirà più a lungo.
Cosa incredibile è che vengono dati 3 miliardi per salvare un baraccone impresentabile come Alitalia e alla cultura e allo spettacolo lasciano briciole. Paese senza coscienza
Il 'mondo dello spettacolo' negli ultimi 30 anni per chi ha votato ? da che parte si è sempre schierato ? Adesso paghino un po' anche loro il prezzo della loro piaggeria.
Che spettacolo di .....
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