Sta cambiando qualcosa sugli effetti delle sanzioni occidentali nei confronti di Mosca. E' indubbio che la strategia del terrore da parte russa è costante, nè è provaavvenuto solo poche ore dopo l'accordo di Istanbul sullo sblocco del grano ucraino nel Mar Nero e gli attacchi in altre città del paese. Mosca vuole mostrare i muscoli anche quando sembra magnanima, succede quando si ha a che fare con le dittature.
Sta cambiando qualcosa sugli effetti delle sanzioni occidentali nei confronti di Mosca. E' indubbio che la strategia del terrore da parte russa è costante, nè è provaavvenuto solo poche ore dopo l'accordo di Istanbul sullo sblocco del grano ucraino nel Mar Nero e gli attacchi in altre città del paese. Mosca vuole mostrare i muscoli anche quando sembra magnanima, succede quando si ha a che fare con le dittature.
Ma nonostante le antipatie, sul piano internazionale Vladimir Putin ha lanciato una vasta campagna di potenziamento delle alleanze e dell'influenza sotterranea: gli ultimi incontri con Iran, Turchia, paesi arabi e Cina, e i legami sotterranei vecchi e nuovi vengono rinsaldati e rifinanziati soprattutto con i leader e movimenti populisti che stanno tentando di sovvertire gli equilibri politici in Europa. , vertice nel quale si è deciso di fermare l'offensiva contro il Pkk nel Nord della Siria, ha fruttato l'accordo sul grano di Istanbul in cui il sultano è apparso eccellente mediatore
. Poi il successivo colloquio telefonico tra il leader russo e il Principe ereditario saudita, Mohammad bin Salman, come risposta non soltanto al recente viaggio in medio Oriente del Presidente degli Stati Uniti, Joe Biden, quanto piuttosto per garantirsi la messa in sicurezza dei livelli di produzione ed esportazione del petrolio nei confronti di Cina e India, il consolidamento dell'interscambio economico ed il tentativo di bypassare con triangolazioni varie il cappio delle sanzioni che Europa e occidente sta stringendo al collo della Russia.
Allora sembrano solo coincidenze, ma grazie alla capacità del Cremlino di dribblare sui divieti, minuto per minuto, le sanzioni alla Russia sembrano allentate. Ne è prova la consegna della necessaria turbina alla russa Gazprom per la quale la Germania ha dovuto sospendere le sanzioni pena non riuscire a ottenere il gas necessario all'Europa. La riapertura dei rubinetti di
, dopo 10 giorni di manutenzione, ha indubbiamente rinvigorito i conti russi, perché rende più agevoli i pagamenti per le compagnie assicurative e altri operatori quando le russe Gazprom e Rosneft vendono gas e petrolio in Paesi terzi. due giorni fa l'accordo sul grano che di fatto sbloccando il grano ucraino verso i paesi bisognosi ed evitando che la fame prenda il sopravvento, sblocca però anche la vendita del frumento e dei fertilizzanti russi.
Restano i contraccolpi diretti e indiretti dell'inflazione sull'economia globale, che per altro stanno contraendo consumi e domanda e rallentano l'economia del paese che sta per ora, a guardare: la Cina. Una recessione che provoca a sua volta la riduzione della domanda di greggio e di gas da parte di Pechino e New Delhi e innesca ulteriore recessione e surplus di produzione industriale. In fondo, nulla dura per sempre. Mosca non potrà dribblare in eterno.
Grande Draghi .. a noi le sanzioni ci ammazzano e a loro niente
L'inutilità e l'incapacità dell'attuale commissione Europea emerge ogni giorno di più. La von der Leyen non ne azzecca una
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