Serie A più nobile di sempre, e questo non dipende dall’importazione di fenomeni stranieri né dalla crescita di talenti nazionali. È una questione di scudetti: al via del campionato ci sono tutte e dodici le squadre che hanno vinto almeno una volta a partire dal 1929-30, anno di nascita del torneo a girone unico. La promozione del Verona ha completato il quadro.
A queste dodici squadre va aggiunto il Genoa, nove volte campione d’Italia tra il 1898, anno di nascita del campionato, e il 1924. Totale: 106 scudetti distribuiti nelle varie bacheche. Quasi ogni partita arricchirà la cronaca sportiva con un pezzo di storia. La congiunzione si era già verificata nelle stagioni 2013-14 e 2017-18, ma lo scorrere del tempo ha aggiornato il record.
Centodiciassette campionati dopo possiamo misurare il peso di un incontro a suon di scudetti: Parma-Juve inaugura la stagione con il peso dei 35 successi bianconeri, mentre nel secondo anticipo di domani, Fiorentina e Napoli portano in dote due successi a testa. Nella prima giornata, l’unica sfida da zero titoli è quella, pur interessante, tra la Spal e l’Atalanta prossima al debutto in Champions League. L’auspicio è che sia un torneo divertente e imprevedibile, oltre che nobile.
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Arriva da Wellesley la rivincita del cinismo sul “pensiero positivo” - La StampaE alla fine vai a vedere che tutto questo «pensare positivo» non ci fa bene per niente. Meglio un po’ di «insano» pessimismo? Secondo alcune recenti teorie alla fine chi la vede sempre nera e non si impegna per avere un buon carattere universalmente apprezzato alla fine sta meglio o comunque rischia di meno. Insomma «think negative» e campa 100 anni, potrebbe essere il nuovo slogan, che poi tanto nuovo non è visto che nel 2015, Oliver Burkeman, nel suo libro «Le regole del contrario», raccoglie studi di psicologi , filosofi, consulenti aziendali, maestri spirituali chela vedono più o meno così: l'ottimismo incrollabile non è la soluzione, meglio una «via negativa» alla felicità e al successo. «L’ottimismo incondizionato non fa che acuire lo shock quando le cose vanno per il verso sbagliato», scrive Burkeman». E ancora: «Voler vedere sempre il bicchiere mezzo pieno richiede uno sforzo costante e faticoso. Se il nostro impegno fallisce o si dimostra insufficiente a reggere uno shock imprevisto, ricadremo in una depressione forse ancora più nera» . E se si aggiunge un po’ di cinismo i vantaggi aumenterebbero, almeno secondo l’ultima inchiesta della BBC sul tema: «I cinici possono aspettarsi matrimoni più stabili, guadagni più alti e vite più lunghe, anche se, ovviamente, anticiperanno il contrario». Julie Norem, professore di psicologia al Wellesley College, autrice di «The positive power of negative thinking», avverte: avere basse aspettative aiuta a vivere meglio. Che gli ansiosi dunque si sentano liberi di esserlo in una società che cerca di mascherare la realtà con la retorica della positività ad ogni costo. Dove da anni ci bombardano con la necessità di pensare positivo come fosse la via verso la felicità. Sicuramente è una dose di anestesia per non far caso a quello che ci accade intorno. Così dopo il buonismo anche l’ottimismo è in grave crisi. E non credo che nonostante tutte queste teorie sia una buona cosa. Certo i «sempre allegri» innervosiscono, ma anche i
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Un verdetto importante che non decide la stagione - La StampaTorino-Wolverhampton, istruzioni per l’uso. L’aria della grande occasione, lo stadio gremito, l’avversario giusto per illuminare una notte che segni la stagione. Tutto nelle possibilità dei granata. Proprio questo è il punto, meglio essere chiari subito.La stagione del Torino non finisce con l’esito dello spareggio, entrare nella fase a gironi sarebbe un primo importante step, ma qualora i Wolves si rivelassero famelici non ci si dovrà strappare i capelli. Non bastassero il valore dell’avversario e il fresco precedente dell’Atalanta (caduta sull’ultimo gradino, ma poi quarta in campionato con tanto di Champions), i granata hanno valori tecnici importanti per puntare comunque a una grande annata. La rosa è più che buona e, a prescindere dalla sfida con gli inglesi, può ancora migliorare. Fossimo stati nel presidente Cairo l’avremmo già rinforzata e avremmo già consegnato a Mazzarri le alternative necessarie ad aumentare il valore di un gruppo già quotato, invece sono arrivati molti no ai corteggiatori dei gioielli granata (comunque un preciso segnale di voler e saper crescere), ma nessun nuovo acquisto. Che non potrà, però, mancare. Per puntare in alto servirà alzare il livello di una squadra che si conosce alla perfezione, che l’allenatore ha fatto crescere con un certosino lavoro quotidiano (di gruppo e individuale) grazie al quale certi valori sono ormai consolidati: insomma, un capitale umano cui manca davvero pochissimo per l’ennesimo salto in avanti. Anche l’ambiente deve andare di pari passo con le ambizioni: entrare in Europa League non deve essere un traguardo ma un trampolino; non entrarci non è la parola fine sulla stagione, ma, paradossalmente, una motivazione in più per andare forte in campionato. Il Torino, e vale anche per chi ne porta la maglia, comincia praticamente questa sera un’annata nodale per le proprie ambizioni. Il verdetto del suggestivo incrocio con il Wolwerhampton la può orientare, non certo deciderla. paololago lei ha assolutamente ragione, ho solo dei dubbi che lo si voglia fare, il famoso step.
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L’Amazzonia brucia, a rischio la più grande foresta tropicale del pianeta - La StampaL’Amazzonia brucia, a rischio la più grande foresta tropicale del pianeta Codacons ......Che il mondo si mobiliti!!! Questa è una catastrofe. Secondo voi, quando si scoprirà che gli incendi sono veramente nella media stagionale, come scrive ilpost , le persone come reagiranno? Parliamo di Siberia ed Alaska piuttosto. A rischio non è soltanto la foresta amazzonica, ma ciò che essa è per il mondo intero. La desertificazione dell'Amazzonia provocherà disastri climatici catastrofici a livello mondiale L'uomo è la peggior razza animale che esista sulla terra . .
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