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La denuncia di un italiano rientrato a Londra: “Pochi tamponi, qui sottovalutano l'epidemia”

Controlli meticolosi a Malpensa, Fiumicino e Caselle ma nessun test negli aeroporti di Londra. È la situazione che ha sconcertato alcuni italiani, rientrati nella capitale britannica dopo qualche giorno trascorso in Italia. «Alla partenza da Caselle mi hanno preso la temperatura - racconta Silvio, tornato a Ivrea per il celebre carnevale - Al mio arrivo a Gatwick non mi ha fermato nessuno. E non ho visto alcun termoscanner».

Quello che sappiamo sul coronavirus: la capacità di diffondersi, i tempi di incubazione e a che temperatura muore La storia di Achille assume contorni inquietanti per i dettagli geografici in ballo: la famiglia della moglie, infatti, frequenta spesso Vo’, uno dei focolai dell’epidemia in Veneto. Nel suo ufficio, poi, lavora un giovane sudcoreano. È andato dal dottore perché aveva la febbre e ha ricevuto la stessa risposta: «Se non sei entrato in contatto diretto con persone contagiate, non possiamo farci nulla. Noi non abbiamo il tampone».

 

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All small and small countries should accept China's help and learn from China's management model. European countries can't even solve a plague, they are too backward.

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