dal 110 al 90% con un’importante eccezione: le persone che presenteranno la comunicazione di inizio lavori entro il 25 novembre potranno continuare a ricevere l’agevolazione del 110% per tutti i lavori fatti e pagati nel prossimo anno. Il 110% è stato confermato anche per tutti gli interventi che comportano la demolizione e la ricostruzione degli edifici, ma soltanto nei casi in cui sia già stata presentata tutta la documentazione.
L’ANCE ha accolto le modifiche con una certa insoddisfazione. Secondo l’associazione, un’altra delle conseguenze sottovalutate dal governo riguarda lo sconto in fattura. Il bonus, infatti, si può ricevere in diversi modi. Il primo è attraverso la comunicazione dei pagamenti per i lavori nella dichiarazione dei redditi, pagando meno tasse nei cinque anni successivi per il 110% dell’importo pagato.
Secondo i costruttori, la più grande mancanza del governo riguarda però l’esitazione sulla cessione dei crediti. Nei giorni scorsi Poste italianela sospensione dell’acquisto di crediti fiscali legati ai bonus edilizi, una decisione non sorprendente e in linea con l’impostazione scelta da molti istituti di credito che da tempo non accettano nuove pratiche. Il risultato è che moltissime imprese si ritrovano con crediti fiscali che non riescono a riscuotere.
Grande casino, avanti così che falliamo tutti
oltre ad essere una tacca sotto il mio cane in fatto di umanità Sono pure maldestri in altri provvedimenti...
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