, verso Roma sono state indirizzate parole concilianti. Sull', tema delicato e su cui in futuro potrebbero sorgere divergenze tra l'Ue e il nuovo esecutivo italiano, le istituzioni comunitarie hanno tenuto a mostrare aperture di credito al nostro Paese.
“Ci sono regole di diritto in vigore sul suolo europeo – ha dichiarato – in particolare Schengen, che sono state validate da tutti i Paesi Ue e ognuno le farà rispettare” . Il perché della domanda è apparso subito piuttosto evidente. Visto che Giorgia Meloni ha parlato in campagna elettorale di blocco navale e che all'interno del suo governo siede, bersagliato in passato per la sua politica di chiusura dei porti quando era ministro dell'Interno, dall'emittente francese si è provato a cogliere idi una commissione europea che ha sempre mal tollerato posizioni diverse da quelle progressiste sull'immigrazione.
Breton, per l'appunto, ha preferito dare un'immagine conciliante appellandosi ai doveri di Roma di attenersi al rispetto delle regole comunitarie. E, soprattutto, sottolineando il fatto che dal nuovo esecutivo di centrodestra l'Europa non si aspetta clamorose"deviazioni".Proseguendo su questa linea, il commissario europeo all'immigrazione ha addirittura ammesso che l'Italia è uno dei Paesi da aiutare.
. Parole interpretate come un vero e proprio monito lanciato all'elettorato italiano circa la possibilità di vittoria del centrodestra.e Giorgia Meloni e il chiaro responso delle urne e delle consultazioni tenute al Quirinale hanno forse suggerito ai leader di Bruxelles di tenere un approccio diverso. La stessa Von Der Leyen ha auspicato collaborazione e ha augurato buon lavoro a Giorgia Meloni su Twitter nelle scorse ore.
Ci crederò quando vedrò l' U.E. all' opera e fare cose concrete.