ha avuto modo di osservare il genere di minacce che subisce la sua comunità, il popolo indigeno Kichwa di Sarayaku, sin da bambina, quando una multinazionale del petrolio si è introdotta nel loro territorio contro la loro volontà. Da allora, è diventata una figura di spicco del movimento ambientalista battendosi contro l’industria petrolifera, estrattiva e della lavorazione del legno e parlando apertamente di cambiamento climatico.
“Ma la mia gente ha resistito, combattendo sia fisicamente che in tribunale dal momento che la costituzione ecuadoriana riconoscee il nostro territorio. È stato un periodo molto intenso. Fortunatamente, siamo riusciti nel nostro intento ma ci è voluta una battaglia di 10 anni affinché la Corte interamericana dei diritti umani riconoscesse gli abusi subiti.
Nina applica il wituk jawirina a Sarayaku, territorio Kichwa nell'Amazzonia ecuadoriana, in preparazione per un raduno di donne indigeneMujeres Amazonicas “La nostra attività principale ha a che fare con l’estrattivismo ; questo sia che si tratti di estrazione petrolifera, escavazioni, deforestazione, violazione dei diritti collettivi degli indigeni, violenza di genere e cambiamento climatico. Di recente, ci siamo concentrate molto sulla violenza di genere dal momento che le industrie e multinazionali che stanno causando il cambiamento climatico contribuiscono anche ad unNina Gualinga tagli i capelli di sua madre, Noemi.
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