Intervista al capo dell’equipaggio della nave di Medici senza frontiere, attiva nel Mediterraneo: “Ormai la Guardia Costiera ci chiama quotidianamente per salvare i migranti che scappano dalla Tunisia”, capo missione della Geo Barents, la nave di Medici Senza Frontiere, si occupa dei soccorsi in mare dal 2015 . Ma non aveva mai visto niente di simile a quello della scorsa settimana. Tre uomini in mare da giorni, che tentavano di spingere un gommone alla deriva.
Siete intervenuti più volte in una stessa missione, in più naufragi. Il decreto Cutro vieta i salvataggi multipli, eccetto quelli coordinati dalle autorità italiane. «Cosa che ormai succede all’ordine del giorno. Con quel decreto, il ministro dell’interno Piantedosi non ha tenuto conto del massimo aumento delle partenze in estate e la Guardia Costiera, da sola, non può farcela».«La politica italiana è paradossale: con questo decreto è stata efficiente nel toglierci lo spazio d’azione di fronte alla Libia. Ci lascia fare un solo soccorso lì, per poi chiamarci per soccorrere le navi che arrivano dalla Tunisia.
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