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Nel primo caso, sto, di fatto, proteggendo e migliorando il mio stato di salute, nel secondo caso sto promuovendo l’invecchiamento cellulare e tutte le malattie cronico-degenerative . Parlando in cifre, la scienza stima che, per l’insorgenza delle patologie , la genetica conti dal 20% al 40% e lo stile di vita, di conseguenza, dal 60% all’80%. Questa è una straordinaria notizia, perché significa che
Si può, così, facilmente capire come la genetica non sia una “condanna” e viceversa come l’epigenetica possa avere unCome nutrizionista, al mio arco ho il più importante fattore epigenetico: l’alimentazione. Se accompagnata da uno stile di vita attivo, l’alimentazione può realmente condurre la persona al “successful aging”, alla longevità sana.Per esempio, se una persona è geneticamente predisposta al diabete, ma conduce uno stile di vita tutto sommato sana: mangia bene, si muove regolarmente, sarà probabile che non sviluppi mai la malattia.
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