In Val Chisone pastori e gregge in ostaggio dei lupi: “Ho paura anche per i miei figli” - La Stampa

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In Val Chisone pastori e gregge in ostaggio dei lupi: “Ho paura anche per i miei figli”

Fino a qualche tempo fa il lupo era uno spauracchio, il formidabile predatore che se ne stava quasi nascosto in montagna. Ora sta diventando una fobia. Soprattutto in certe zone alpine dove ha fatto strage di capre, pecore, caprioli e pure bovini. L'altra sera, sulla collina di San Germano, in Val Chisone, Sandra Botto era in cucina quando ha sentito le sue capre belare disperate. È uscita di corsa e ne ha trovate tre sventrate.

Un altro margaro, Ivan Monnet, ha calcolato che quest’estate, tra Villar e Bobbio sono stati predati non meno di quaranta animali. Anche il suo gregge ha avuto a che fare con la lince: «I recinti elettrici e i cani da guardiania servono a ben poco».Di fronte a quanto sta avvenendo nessuno può voltare la faccia dall’altra parte – mette in chiaro Gabriele Carenini, il presidente regionale di Cia Agricoltori italiani del Piemonte –.

 

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fucili e cartucce del 12

Ma dai basta con la paura indotta ,tutti sanno che attaccano solo bestie malate,credo che in realtà si vogliano impadonire ,gli uomini,dei pochi territori rimasti ai lupi !

Balle grosse come una casa.

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