dopo l'esondazione del torrente Frejus, i territori dell'Emilia Romagna che a maggio sono stati durante feriti dall'alluvione reclamano attenzioni e risorse. In una nota congiunta il presidente nazionale Legacoop Simone Gamberini, il numero uno di Legacoop Emilia-Romagna Daniele Montroni, e i colleghi Paolo Barbieri , Rita Ghedini , Paolo Lucchi e Raffaele Mazzanti lanciano l'Sos: "Questa volta farcela da soli sarà difficilissimo". Sulla stessa linea i sindaci.
Per Legacoop gli stanziamenti da soli non bastano "perché, in assenza di modalità certe di attribuzione, di apposite modulistica e strutture tecniche in grado di ricever e istruire le domande, si tratterà di risorse che, come spesso accade in Italia, nessuno utilizzerà.
Per la Regione parla Irene Priolo, vicepresidente con delega alla Protezione civile, che traccia un bilancio degli interventi già in corso e allo stesso tempo torna a chiedere risorse: "L'autunno è alle porte e non si può aspettare". I cantieri aperti su fiumi e torrenti emiliano-romagnoli, dal valore complessivo di circa 116 milioni di euro, "fanno parte del pacchetto di 400 milioni per opere di somma urgenza già segnalate come assoluta priorità al Governo, e per le quali attendiamo al più presto il trasferimento delle risorse.
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