Giovedì scorso ho rassegnato le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica.
Lo scorso febbraio, il Presidente della Repubblica mi affidò l’incarico di formare un governo per affrontare le tre emergenze che l’Italia aveva davanti: pandemica, economica, sociale. Ritengo che un Presidente del Consiglio che non si è mai presentato davanti agli elettori debba avere in Parlamento il sostegno più ampio possibile.
Grazie alle misure di contenimento sanitario, alla campagna di vaccinazione, ai provvedimenti di sostegno economico a famiglie e imprese, siamo riusciti a superare la fase più acuta della pandemia, a dare slancio alla ripresa economica. Le riforme della giustizia, della concorrenza, del fisco, degli appalti – oltre alla corposa agenda di semplificazioni – sono un passo in avanti essenziale per modernizzare l’Italia.Abbiamo già ricevuto dalla Commissione Europea 45,9 miliardi di euro, a cui si aggiungeranno nelle prossime settimane ulteriori 21 miliardi – per un totale di quasi 67 miliardi.
Siamo stati tra i primi a impegnarci perché Russia e Ucraina potessero lavorare insieme per evitare una catastrofe alimentare, e allo stesso tempo aprire uno spiraglio negoziale. È un risultato che sembrava impensabile, che dà tranquillità per il futuro all’industria e alle famiglie, rafforza la nostra sicurezza nazionale, la nostra credibilità nel mondo.
Lo abbiamo potuto fare grazie a una ritrovata credibilità collettiva, che ha contenuto l’aumento del costo del debito anche in una fase di rialzo dei tassi d’interesse. Penso al rispetto paziente delle restrizioni per frenare la pandemia, alla straordinaria partecipazione alla campagna di vaccinazione.
Le riforme del Consiglio Superiore della Magistratura, del catasto, delle concessioni balneari hanno mostrato un progressivo sfarinamento della maggioranza sull’agenda di modernizzazione del Paese. Come ho detto in Consiglio dei Ministri, il voto di giovedì scorso ha certificato la fine del patto di fiducia che ha tenuto insieme questa maggioranza.
Vergognatevi. Servi.
Grazie. Come avessimo gradito.
SIGNOR GIVERNATORE DRAGHI LE RIFORME SARANNO COME LA IMPRODUCIBILITA’DELLA CARTABIA?LA PREGO SCENDE DA QUEL GRADINO,SONO PASSATI 50ANN DI DI POLITICA VECCHIA E FALSA,PER CUI LA LEGGE CARTABIA NON FUNZIONA PER L’ITALIA FA PIACERE AI CORROTTI E DISONESTI?…
Abbastanza inquietante
...magari dopo, adesso non ho il Plasil a casa
SIGNOR GIVERNATORE DRAGHI LE RIFORME SARANNO COME LA IMPRODUCIBILITA’DELLA CARTABIA?LA PREGO SCENDE DA QUEL GRADINO,SONO PASSATI 50ANN DI DI POLITICA VECCHIA E FALSA,PER CUI LA LEGGE CARTABIA NON FUNZIONA PER L’ITALIA FA PIACERE AI CORROTTI E DISONESTI?…
un dittatore: di nome e di fatto
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